L’International Renewable Energy Agency (IRENA), l’agenzia intergovernativa leader nella trasformazione energetica, ha recentemente pubblicato uno studio che prevede una riduzione significativa dei costi per i sistemi di accumulo energetico.
Secondo l’agenzia, sostenuta da 167 paesi e dall’UE, ci potrebbe essere un calo dei costi complessivi tra il 50% e il 60% entro il 2030. Ma quali sono le implicazioni di questa previsione per diversi ambiti dell’industria energetica?
Accumulatori e fonti Rinnovabili
La riduzione prevista dei costi avrà un impatto diretto sulla facilità con cui i sistemi di accumulo possono essere integrati con le energie rinnovabili. I sistemi di accumulo servono come “ammortizzatori” per le fonti di energia rinnovabile “non programmabile” come il solare e l’eolico, permettendo una fornitura di energia più stabile e prevedibile.
Trasporti Elettrici
Un altro settore che beneficerà della riduzione dei costi è la mobilità elettrica. Con costi di accumulo più bassi, l’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici diventerà più economica da costruire e mantenere, accelerando così la transizione verso un sistema di trasporto più sostenibile.
Sfide Normative
Nonostante le prospettive positive, esistono ancora barriere normative che potrebbero ostacolare la piena realizzazione di questo potenziale. Le policy esistenti spesso non tengono conto del valore sistemico dei sistemi di accumulo, rendendo più difficile per gli investitori giustificare economicamente tali progetti.
Per capitalizzare su questa prevista riduzione dei costi, è fondamentale che i decisori politici e gli stakeholder del settore lavorino insieme per rimuovere le barriere normative e creare un ambiente favorevole per l’investimento in tecnologie di accumulo.
La previsione dell’IRENA offre una visione ottimistica del futuro dei sistemi di accumulo energetico. Se realizzata, questa riduzione dei costi potrebbe essere un catalizzatore per una transizione energetica più rapida e sostenibile. Tuttavia, per realizzare appieno questo potenziale, è necessario un impegno coordinato per superare le sfide normative e di mercato.